Pittura

Orientata alla “salutogenesi”, che studia le sorgenti della vitalità, psichica e spirituale, l’Arteterapia ad indirizzo antroposofico intende disturbi e malesseri, come una disarmonia per cui l’essere umano è costretto a ritirarsi, a separarsi, a dividersi dalla sua unità psico-fisica. Il risanamento è il ricongiungersi di ciò che si era disunito, ricreando la totalità originaria.

L’Arteterapia ad indirizzo antroposofico è un approccio non-verbale che promuove la salutogenesi, favorisce il riequilibrio e una condizione di pienezza psico-fisica. Si fonda sull’osservazione della persona, del suo processo creativo e dell’elaborato artistico.

Il fare pittorico diviene quel linguaggio non verbale attraverso cui leggere la condizione animico-emozionale, e organico-vitale. Nell’atto del dipingere l’Arteterapeuta riconosce tutti i processi che avvengono negli organi come processi di colore, e ogni squilibrio o sofferenza viene considerata come corruzione o deviazione dal colore puro che si cela dietro al corrispondente processo vitale.

Fin dall’antichità, guarire voleva dire ricreare l’unità perduta riavvicinandosi all’immagine archetipica delle forze creatrici di origine celeste, da cui ricevere nuovi impulsi rigeneranti e di vita. L’Arteterapia antroposofica mira ad attivare questi stessi impulsi vivificanti perché non solo le risorse fisico-vitali, ma anche le forze del cuore siano coinvolte nello sforzo di risanamento.

Nell’individuale e personalissima tavolozza di combinazioni cromatico-biografiche presenti in ognuno di noi è possibile leggere artisticamente l’individualità che vi si cela, e nel presente offuscata dalla sofferenza, e intravedere nello svolgersi temporale del percorso arteterapeutico l’Io risanatore che attende di essere disvelato.

Disegno di forme

Disegnare le forme secondo Elke Frieling® è uno strumento terapeutico e allo stesso tempo un esercizio per tutti i terapeuti e artisti dell’arte. In termini di effetto terapeutico, il disegno di stampi Elke Frieling® è stato accuratamente documentato attraverso l’esperienza clinica e la ricerca.

Nel disegno delle forme sperimentiamo la forza della forma e la dinamica del movimento. Forma e movimento determinano una polarità che raggiunge immediatamente le forze di degrado e di accumulo. Il senso della forma o del linguaggio è la metamorfosi del senso del movimento. La mente e il corpo, consci e inconsci, spazio e tempo si incontrano nel disegno delle forme. L’organizzazione della testa e il resto dell’organismo sono già tesi in questa polarità prima della nascita.

Rudolf Steiner:
“Nel mondo spirituale, prima di iniziare a nascere qui, siamo in realtà in un moto perpetuo, e il movimento è lì il nostro stesso elemento. Se dovessimo continuare questo movimento, non saremmo mai in grado di entrare nel mondo fisico. E siamo protetti contro di continuare con esso dalla nostra organizzazione testa si adatta al resto dell’organismo, in modo che per così dire, la nostra organizzazione madre diventa una carrozza sulla quale entriamo andare nel mondo fisico, ma che è poi tace quando viene portato in, e poi comodamente appoggiato sul resto dell’organismo. ”
302a.63f Educazione dalla conoscenza umana (1920, 1922 e 1923) 1983 160 p.

Nel disegno del modulo, il polo immaginario è animato da dinamiche. Il movimento è guidato dal pensiero. Quindi si tratta di muoversi, vivere l’immaginazione e il pensiero, nonché azioni guidate e riflessive che sono tenute insieme da una sensazione ritmica. Uno promuove la connessione mobile di pensare, sentire e volere.

Vari esercizi del disegno formale secondo Elke Frieling® promuovono l’effetto aumentando l’attività ritmica. Quando arriviamo a modellare attraverso un movimento fluido, passiamo da una polarità all’altra. Il processo di disegno è diverso quando il processo di stampaggio cambia costantemente. Gli esercizi del “ritmo – Serie”, per esempio, ma anche molti altri, sono costruiti in modo che la forma viene continuamente modificato in modo che statica e dinamica sono inclusi in un molto più brevi cambi di ritmo.

Si potrebbe dire che il disegno forma ritmica: una linea mentalmente sveglio tesse una superficie di rilevamento da movimenti ritmici, la creazione di una forma di metamorfosi. La coscienza del sogno psichico si rafforza e una vita emotiva più forte si avvicina alle forze ispiratrici che guidano i processi respiratori.

Incisione terapeutica

“Nell’ambito dei diversi linguaggi artistici l’incisione all’acquaforte assume una propria identità.
Rappresenta un’esperienza nella quale la persona sperimenta, incidendo con una punta (bulino) su una lastra di metallo, segni che danno forma ad un disegno assolutamente personale e attraverso tratteggi più o meno intensi può esplorare il chiaroscuro e intraprendere l’esperienza della luce e dell’ombra sulle orme di grandi maestri come Rembrandt.

Questi segni vengono incisi maggiormente immergendo la lastra in una soluzione di acqua e acido nitrico che corrode lentamente il metallo imprimendovi sempre più il disegno che assume a poco a poco una sua specifica fisionomia.

La peculiarità e il valore terapeutico che io stessa ho potuto verificare in anni di insegnamento,sta nel processo che intercorre fra il disegno preparatorio e la stampa finale ottenuta con il torchio. È indispensabile seguire pazientemente un percorso a tappe con tempi di attesa e concentrazione, immaginando e “coltivando” dentro di sé l’immagine finale che ci sorprenderà perché nuova e sorgiva, rispetto alle nostre aspettative.

L’intero processo coinvolge tutta la persona e agisce profondamente rivelando potenzialità creative e trasformative che ci aiutano a migliorare la nostra vita. Patrizia Merendi

Modellaggio terapeutico

Il modellaggio terapeutico fa parte della medicina antroposofica e aiuta a scoprire nuove prospettive di vita. Quando si scolpisce è importante che l’utente riconosca i sentimenti, i pensieri e le forze interiori che sono in parte ancora sepolti e inconsci: il confronto diretto con il materiale li traduce in forma e sostanza. Non si tratta di stabilire se il risultato sia bello o decorativo quanto piuttosto creare nuove immagini e potenzialità nell’utente attraverso la lavorazione del materiale e la lotta con la forma. Questi aiutano ad accettare la malattia, a superarla e a trarre nuovo coraggio dalla vita.

I materiali utilizzati sono la pietra, la pietra ollare, il legno, l’argilla, la cera d’api, la plastilina e la sabbia. La scelta dipende dalle condizioni fisiche e dal momento biografico in cui il cliente si trova; tutto contribuisce affinché possa aprirsi a nuove prospettive di vita e attingere alle proprie facoltà svelate.

La pietra ad esempio, devi essere picchiettata, cesellata e battuta a lungo: potente, decisa, ritmica. A livello animico è in grado di trasmette calore e forza.

La pietra ollare può essere tagliata, raspata, carteggiata e levigata più velocemente e facilmente della pietra dura. La sua superficie liscia e fresca risulta particolarmente lenitiva e confortevole per coloro che soffrono di problemi di pelle.

In base alla durezza, al colore, all’odore, alla grana e all’elasticità, il legno può essere selezionato a seconda delle esigenze e dei bisogni del cliente: l’intaglio, la raschiatura e la levigatura del legno dissolve e riscalda, richiede e forgia allo stesso tempo uno spirito attento e sveglio.

La creta non ha bisogno di particolari strumenti, viene principalmente lavorata a mano. Nella sua consistenza terrosa e umida, a volte fangosa, morbida o semi-secca, le sue potenzialità formative sono immediate: a poco a poco, un grumo informe prende vita tra le laboriose mani dell’utente, il materiale viene aggiunto o portato via fino alla comparsa della forma tridimensionale finale. L’argilla naturalmente fresca può essere di grande aiuto per coloro che soffrono di reumatismi; essa riscalda sia il fisico che l’anima.

Lavorare con materiali diversi attiva e rafforza le potenzialità formanti e corroboranti che dormono nell’uomo, rafforza quelle capacità interiori che rendono possibile il gestire meglio la malattia e promuovono il processo di guarigione. Le esperienze di tocco, equilibrio, forza e movimento nella forma plastica svolgono un ruolo fondamentale.

Questa forma di arteterapia è utilizzata in particolare per l’ansia e l’irrequietezza, nonché per le malattie croniche.